9.06.2006

Superman Returns, e io pure

Mi aspettavo molto da questo nuovo capitolo della storia dell'Uomo d'Acciaio, anche e soprattutto perchè a firmarne la regia, è il geniaccio di Hollywood, Brian Singer, (al secolo "I soliti sospetti")...
E il risultato si è visto, anche perchè il tocco felpato quando si tratta di dare contorni umani e reali alle vicende più incredibili, c'è e si vede. Unico difetto in un film di circa 160 minuti complessivi, forse gli ultimi 20 minuti, troppo densi di una componente melodrammatica che può e deve esserci, ma che credo sia stata un po' troppo rivangata in questo finale.
Sugli effetti speciali poco da dire, alcune sequenze sono eccezionali e girate con la consueta maestria, perlatro già evidenziata nei primi ( e decisamente superiori) due X-Men.

Anche la scelta degli attori penso sia stata azzeccata, con un Kevin Spacey adattissimo al ruolo di Lex Luthor, ed un Brandon Routh, che non delude le aspettative e soprattutto il ricordo del compianto Superman-Reeve.

L'occasione inoltre è stata particolarmente importante poichè oltre a Superman, anche io sono ritornato, dopo più di un anno a fare Cinema, o meglio a proiettarlo, dato che nella nuova e molto bella sala cinematografica di Villafranca, ho ripreso (per un breve periodo) l'attività di proiezionista. Un lavoro non certo duro, ma più che altro un po' scomodo negli orari, anche se per dirla tutta, l'emozione, la soddisfazione, e le sensazioni che da il dare vita ad un film, maneggiarne pellicola e pizze, beh...tanta roba...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

....che dire su quei 20 minuti finali?.... Siamo schiavi dell' happy-end.....dobbiamo ogni volta essere rassicurati: tranquilli tanto alla fine i buoni trionfano e i cattivi perdono...tutto come nella vita reale, no?

Achille ha detto...

a margine mi viene da osservare una cosa... perchè tutte le volte che Superman va da qualche parte, c'è qualcuno che gli dice "stai attento"...

Ma cazzo, è Superman!!!