9.30.2006

Dai su abbracciamoci un po'...

Guardate qui, a me mette tutto sommato di buon umore

9.28.2006

Di nuovo personale

Se ho un difetto (intendendo dire che ne ho migliaia) è quello di lamentarmi. Non lo nego, anzi. A volte però so anche rendere merito alle buone cose che accadono come nel post precedente.
Altre volte invece non posso proprio fare a meno di stare male per certe cose e per come vanno molte altre. Che questo sia un mese di Merda, con la m maiuscola, ormai è chiaro. 3 funerali mi hanno toccato molto da vicino (l'ultimo sarà domani): questi eventi mi hanno preso un po' della mia attenzione e serenità.
Forse ancora di più però mi hanno piegato le varie cose che mi accadevano intorno, favorite nel colpirmi, da questa serie di lutti.

Va così quindi che stasera sono parecchio incazzato e nervoso e desolatamente triste, e credo anche a ragione. Perchè se come detto sarò anche uno che si lamenta, non posso fare a meno di vedere e constatare che quelli che dovrei considerare un gruppo di amici, hanno "perso" nei miei confronti, l'occasione di dimostrarsi tali, aggiungendo l'atteggiamento di stasera a molti altri segnali, all'ormai consueto relegarmi di fatto in seconda linea ecc ecc....

Ho chiamato anche questo post personale, perchè è di nuovo poco comprensibile ai più, ma almeno mi serve a me per scaricare la tensione, perchè va da sè che nessuno di coloro a cui è in fondo rivolto, lo vedrà mai.
Meno male che da un po' di tempo ci sono un gruppo di persone (un po' troppo giovani purtroppo) che almeno danno ancora importanza a certi valori. Ecco a loro mando un abbraccio e un ringraziamento.

9.26.2006

Personale

Breve riflessione personale e quindi ai più poco comprensibile, ma mi va di farla e di scriverla.
Le cose accadono senza un piano preciso e a volte quando tendiamo a vedere delle cose in modo negativo, e la giornata non sembra poter dare niente di buono, arriva inaspettato un messaggio, un gesto, un'azione che di colpo ridà forza, vigore, voglia e gioia.

Non mi era mai capitato di avere una sorpresa in questo senso, ma stasera alle 22e40 quando mi sono riseduto al computer e ho aperto MSN, ho visto un messaggio che mi ha dato una incredibile forza e mi ha risollevato da un giorno, tutto sommato, di merda.

Piccole cose, ma rarissime...e alla fine sono i dettagli a fare la differenza.

Grazie I.

9.23.2006

Evoco Nikazzio

Già così faccio prima. Dovete sapere che Nikazzio è colui al quale potete e dovete chiedere ogni cosa vi tamburella nel cervello in ambito (in questo caso) fantasy ed affini... Pertanto se mai doveste avere dubbi o domande in tale materia come quelle che mi accingo a porre, potete pure scrivermi e io vi fornirò esaurienti risposte tramite la mia carta "Evoca Nikazzio"... Non chiedetemi altro....

La domanda che pongo io in questo caso riguarda il caso letterario fantasy di "Eragon" e poi di "Eldest" che dovrebbe essere poi chiuso da un ultimo capitolo e comporre così una trilogia (ma guarda un po'. L'autore è un certo Christopher Paolini che se non ho capito male è un giovincello sbarbatello.

Il punto è: dato che c'è in arrivo il film "Eragon", e qui il sito del film con relativo trailer, che cazzo è sta roba? E' degno di essere visto/letto? Siamo alle solite scopiazzature Tolkeniane? Chi è sto Paolini?

Sia fatta luce...


9.20.2006

Tornare a sorridere un po' - "Pitagora Soruchi"

Se siete convinti che il massimo di idiozia orientale sia il caro e vecchio Mai dire Banzai, dovete vedere qui. Io non lo so se a voi fa la stessa impressione, ma io a vedere sta roba, divento matto.

Per non parlare della canzoncina...


9.19.2006

Qualcosa di concreto

Siamo di fronte a un dramma molto vasto che ha toccato profondamente me e molti miei amici. A loro e a tutti gli altri posso solo chiedere un gesto concreto perchè coloro che vivono oggi un tormento e un vero inferno come solo la stronzissima leucemia sa darti, possano forse un giorno avere una cura, davvero efficace.

A questo indirizzo www.agbaltonlus.it potete avere informazioni utili, ma soprattutto potete donare una qualunque cifra a questa associazione che si occupa di tutte quelle famiglie, che come quella di Flavio, hanno vissuto a contatto con questo terribile male. E' un gesto che dobbiamo fare.

In più si può anche destinare il 5 per mille, ricordatevelo in futuro.

9.18.2006

...

Aveva solo 13 anni. Come si fa a spiegarlo, come si può trovare qualcosa di sensato da dire ai coetanei, a chi con lui ora non può più giocare. Io sono più frastornato di loro forse. Questa parola tremenda "Leucemia", si prende quello che vuole senza chiedere niente. Noi possiamo solo stare a guardare, senza capire, senza sapere, con rabbia dolore e odio verso qualcosa o chissà cos'altro avrebbe dovuto impedire tutto questo.

Il punto è sempre lo stesso, queste cose sono inaccettabili. Di fronte a tutti questi interrogativi non so, non voglio e non posso dare nessuna minima risposta. Posso solo dirvi cosa ho capito e credo di dover fare però da adesso in poi, da quando il dolore lascerà un po' più spazio alla vita che implacabile continua. Lo faccio con queste righe che seguono e che ho scritto poco dopo aver avuto la notizia.

L’ho già sentito troppe volte: di fronte a queste cose c’è poco da dire. E l’ho detto io stesso. Ma poi ci ho pensato bene e non lo credo per niente. Penso invece che ci sia molto, moltissimo da dire, da capire, da imparare.
Flavio ha lasciato un segno che non potrà mai esser cancellato. Ha toccato ed è entrato con forza nella vita di tutti noi, ci ha insegnato la dignità del dolore, la voglia di vivere e la tranquillità del combattere. Non posso nemmeno immaginare il dolore della famiglia, non so proprio a cosa paragonarlo. Ma sento il dolore che è in me.

Lo conoscevo sicuramente molto meno di tanti altri, ma il destino ha messo Flavio nella mia vita, in un modo tutto sommato inaspettato. Essere stato un suo animatore nel campeggio estivo, è stato forse un dono che inizio a comprendere solo ora.

In quelle che dovevano essere le riflessioni da me guidate, nei giorni di campeggio, usciva sempre con forza la personalità e la limpidezza di Flavio. La lucidità schiacciante di chi aveva già capito cose della vita, che un bambino dovrebbe scoprire molto più tardi, cose che per questo, sapeva prendere e usare con criterio e ragione, in un modo a me ancora oggi, molto lontano dall’essere compreso.

Eravamo un piccolo club esclusivo, come mi ha detto una volta, io, Flavio e Luca: tre sindaci dei giovani tutti sotto lo stesso tetto. Tutti uguali in effetti, con i più il ruolo da educatore per me. Io però mi sentivo molto poco adatto, ed alla fine quello che ha imparato qualcosa, sono stato io, molto di più di quello che avrei dovuto o voluto insegnare.

Con Flavio la lezione è stata costante. Una settimana in cui mi ha insegnato due o tre cose che dovrò tenere a mente per sempre. Mai rassegnazione, mai rinuncia, mai seduto, in una vita che lo ha chiamato a prove dure e terribili. “Dovremmo essere tutti come Willy il Coyote” ci eravamo detti scherzando: più forte è il colpo che si prende, più in fretta bisogna rialzarsi e ricominciare. Flavio lo ha messo in pratica.

Ed è così che lo voglio, lo devo e lo dobbiamo ricordare, perché questo piccolo bambino, ha fatto molto per tutti coloro che lo hanno conosciuto. Il ricordo è semplicemente il modo migliore per celebrare la sua vita, ma pensare, ispirarsi, tenere vivo un modello come è stato Flavio, penso sia la mossa migliore per rendere la morte un po’ meno terribile. Rimane il dolore, rimane la rabbia, rimangono le domande, non potrà mai essere altrimenti, ma ci rimane il suo coraggio, la sua serenità, la sua testimonianza. Per questo da dire c’è tanto, ad iniziare da un grazie.

Ciao Flavio

9.06.2006

Italia - Francia

Poche osservazione random:

1 - Donadoni è un pirla

2 - Molto duro qualificarsi

3 - Questa partita non era certo paragonabile a quella del 9 luglio

4 - Abbiamo fatto una figura comunque di merda

5 - Ai francesi però voglio dire che è stata concessa una partita con 4 gol, mentre a noi 4 mondiali :-)

Superman Returns, e io pure

Mi aspettavo molto da questo nuovo capitolo della storia dell'Uomo d'Acciaio, anche e soprattutto perchè a firmarne la regia, è il geniaccio di Hollywood, Brian Singer, (al secolo "I soliti sospetti")...
E il risultato si è visto, anche perchè il tocco felpato quando si tratta di dare contorni umani e reali alle vicende più incredibili, c'è e si vede. Unico difetto in un film di circa 160 minuti complessivi, forse gli ultimi 20 minuti, troppo densi di una componente melodrammatica che può e deve esserci, ma che credo sia stata un po' troppo rivangata in questo finale.
Sugli effetti speciali poco da dire, alcune sequenze sono eccezionali e girate con la consueta maestria, perlatro già evidenziata nei primi ( e decisamente superiori) due X-Men.

Anche la scelta degli attori penso sia stata azzeccata, con un Kevin Spacey adattissimo al ruolo di Lex Luthor, ed un Brandon Routh, che non delude le aspettative e soprattutto il ricordo del compianto Superman-Reeve.

L'occasione inoltre è stata particolarmente importante poichè oltre a Superman, anche io sono ritornato, dopo più di un anno a fare Cinema, o meglio a proiettarlo, dato che nella nuova e molto bella sala cinematografica di Villafranca, ho ripreso (per un breve periodo) l'attività di proiezionista. Un lavoro non certo duro, ma più che altro un po' scomodo negli orari, anche se per dirla tutta, l'emozione, la soddisfazione, e le sensazioni che da il dare vita ad un film, maneggiarne pellicola e pizze, beh...tanta roba...